Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie, è senza dubbio un’esperienza da non perdere.
Situata al largo della costa della Tanzania, Zanzibar, detta anche Unguja in lingua swahili, è un’affascinante terra di leggende, di maestosi palazzi e sensuali profumi.
Zanzibar non è facile da raccontare perché, oltre ad essere una stimata meta vacanziera, sono i sorrisi degli abitanti, le loro storie e il loro modo di vivere ad essere i veri protagonisti di questo meraviglioso arcipelago.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie – dhow
La perla nera dell’Oceano Indiano
L’isola è la perla nera dell’oceano Indiano e attira da sempre viaggiatori ed esploratori. E’ abitata da secoli dai discendenti dei popoli che la conquistarono e ne fecero la loro patria. Così i persiani che, durante il loro dominio, la chiamarono Zangh, ossia “nero” e Bar cioè “terra” da cui “terra dei neri”. Fu poi la volta dei portoghesi, seguiti dai pirati del Golfo Persico, dagli indiani di Goa abilissimi artigiani, infine dai sultani omaniti, costruttori di regge incantevoli nel cuore della capitale Stone Town.
La capitale – Stone Town
Stone Town, porta la memoria storica di tutte le passate dominazioni. E’ così suggestiva che l’unico centro urbano dell’isola è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La cittadina è un dedalo di viuzze nel quale perdersi tra i vari negozi di stoffe e artigianato locale. L’architettura dei palazzi e delle case di pietra corallina incanta chiunque. Addentrandosi nelle stradine senza nome si scoprono meravigliosi portoni in stile arabo che adornano le case più modeste. Un tempo erano lo sfoggio delle famiglie dei mercanti arabi e indiani più ricche che mettevano in risalto i propri usci con incisioni di scene tratte dal Corano.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie – portone
Cosa vedere
Difficile non notare l’edificio più alto della città, l’antica “Casa delle Meraviglie”, ex dimora di un sultano omanita, il primo ad avere elettricità, acqua corrente e un ascensore. Attualmente è un museo che ospita esposizioni permanenti sulla cultura locale e una barca tradizionale Swahili ricavata da tronchi di mango. La cattedrale anglicana, “Chiesa di Cristo”, è un’altra attrazione da vedere.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie – Stone Town
E’ molto suggestiva per via del monumento agli schiavi in pietra lavica che li raffigura in scala reale, incatenati sul fondo di una fossa. Proprio qui, nel 1873 aveva luogo il più grande mercato di schiavi. Un occhio di riguardo è anche il “Forte Arabo” ex prigione omanita del 1698, oggi sede di serate musicali, danze, pittura di hennè e di cucina locale. Di passaggio si può visitare la Mercury House, la casa dove è nato e visse per nove anni Freddy Mercury, il noto cantante dei Queen. Oggi è stata messa da parte dal governo locale per via del suo orientamento sessuale. Ciò che resta oggi del cantante sono due vetrine con dei poster e qualche gadget.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie – monumento agli schiavi chiesa anglicana
Il giro per la città di Stone Town si può concludere con il Darajani Bazar, il mercato cittadino che invade gli animi delle persone con i suoi colori, i suoi profumi e il suo chiasso assordante. Un mercato forte, sia ad impatto visivo che olfattivo. La parte di carne e pesce è senza dubbio per i più forti di stomaco!
Il Tour delle spezie
Zanzibar è chiamata “l’isola delle spezie” e il nome calza a pennello. Oltre a piantagioni di banane, ananas, mango, papaya e ortaggi locali, le spezie fanno da padrone. Ci sono tour dedicati esclusivamente alle piantagioni a 15 km dalla capitale. La coltivazione di queste piante vede radici profonde, sin dai tempi in cui gli omaniti si stanziarono in Tanzania, creando un impero la cui forza era proprio il commercio degli aromi.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
La foresta di Jozani
A circa 30 km da Stone Town, nella parte centrale dell’isola, si trova la foresta di Jonzani, l’habitat naturale del colobo rosso di Kirk, una scimmia endemica tipica di Zanzibar. Attualmente è ritenuta una specie a rischio ed è consigliato ai turisti di trattarla con cura.
Nakupenda – l’isola che non c’è
Una delle gite in barca più richiesta è sicuramente l’isola di Nakupenda, il cui nome significa “Ti Amo”. Si tratta di uno spettacolo della natura, dove una lingua di sabbia viene inghiottita, ogni sei ore, da acque cristalline. Una sorta di Isola che non c’è che con un gioco di alta e bassa marea, riesce a caratterizzare questo luogo a tratti invisibile. E’ un eden naturale dove trascorrere una giornata di relax, fra bagni e un ottimo pranzo a base di piatti locali.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Si parte dalla capitale a bordo di un dhow, negli orari pomeridiani quando il mare si ritrae nella splendida baia di Manai, noto luogo di passaggio dei delfini. Questa escursione è possibile grazie all’organizzazione dei beach boys, una sorta di angeli custodi locali tutto –fare. La loro simpatia è contagiante e riescono a far vivere la vera essenza della vita locale soprassedendo al classico giro del turista.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Prison Island – l’isola delle tartarughe
Prison Island, o comunemente chiamata in lingua swahili “l’isola delle tartarughe”, è lunga un km e dista 5 dalla capitale. Una volta sbarcati la prima cosa che s’incontra sono le prigioni degli schiavi arabi ritenuti più scomodi. Nel 1893 l’isola divenne proprietà del primo ministro britannico di Zanzibar, il quale vi fece costruire un carcere, utilizzato come luogo di quarantena per le persone affette da febbre gialla. Ma, ciò che attira davvero i visitatori è la colonia di tartarughe giganti delle Seychelles portate nel 1800 da un sultano omanita come dono alla sua amata.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
L’entroterra dell’isola
Un’escursione nell’entroterra dell’isola è consigliata a chi vuole conoscere meglio la cultura e le tradizioni degli zanzibarini. Nel villaggio di Kilombero, ad esempio, vi sono un’ottantina di case di fango abitate da duecento persone. I tetti delle capanne sono realizzati con un misto di paglia e foglie secche di palma, il makuti. Non vi è elettricità ma solo candele e lampade ad olio. Uomini e donne coltivano i campi e raccolgono ciò che producono. Vivono con poco ma accolgono il turista sempre con un sorriso.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Le spiagge da non perdere
Negli ultimi anni l’isola è diventata una destinazione balneare ricercata dagli amanti del clima tropicale, delle spiagge chilometriche e dei fondali marini. Angoli di paradiso incontaminato come la spiaggia di Paje a sud est dell’isola e ad un’ora e mezza da Stone Town. E’ una spiaggia bianchissima con un reef situato a 350 metri dalla riva.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Kizimkazi si trova nella parte occidentale ed è orlata da un mare turchese quasi accecante. Qui i pescatori portano i turisti ad ammirare i delfini. Nungwi è una delle spiagge più belle. E’ a nord dell’isola. Ci si arriva seguendo un sentiero di palme da cocco. Chwaka è poco distante dalla capitale. Da non perdere nelle sue vicinanze è il pittoresco villaggio di pescatori, dove assaporare un ottimo pesce.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Atollo di Mnemba
E’ un atollo privato di 4 km quadrati appartenete al magnate statunitense Bill Gates, il quale ha costruito un esclusivo resort con solo undici bungalow. Non ci si può avvicinare a meno che non si alloggi nel resort di lusso. Ma ci si può fermare poco distante per fare snorkeling e ammirare uno dei fondali più ricchi e più belli dell’arcipelago.
Quando andare
Il periodo migliore va da dicembre a febbraio. A marzo inizia la stagione delle piogge e dura circa tre mesi. Mentre nei restati periodi dell’anno le temperature sono variabili e oscillano tra i 22 e i 27 gradi. Dall’Italia ci sono voli settimanali che partono da Milano, Roma e Verona. Il volo dura in media otto ore.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Informazioni utili
Per andare a Zanzibar occorre avere il passaporto con almeno sei mesi di validità. Poi un visto d’ingresso che costa 50 dollari. Che si può richiedere prima di partire all’ambasciata di Tanzania a Roma o al Consolato onorario di Milano. Oppure farlo direttamente in aeroporto all’arrivo. La moneta locale è lo scellino tanzaniano, anche se euro e dollaro sono ben accettati e convertiti in moneta locale presso i resort o negli uffici di cambio della capitale. Meglio però pagare in dollari.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Assicurazione di Viaggio
Sul fronte sanitario non c’è l’obbligo di alcuna vaccinazione per chi arriva dall’Italia. Consiglio però un’assicurazione di viaggio. La migliore è sicuramente Erv – Italia che ha a disposizione una serie di professionisti pronti a consigliarti e a risolvere qualsiasi richiesta. Ogni assicurazione di viaggio può essere personalizzata in base alle proprie esigenze. Oppure scegliere l’assicurazione viaggi “Tutto Compreso”, una polizza all inclusive che racchiude spese mediche, assistenza sanitaria, bagagli e acquisti di prima necessità, pacchetto volo, responsabilità civile, annullamento e interruzione viaggio. Vi sono anche polizze viaggi per qualsiasi tipo di vacanza adatta a tutti coloro che vogliono viaggiare sicuri e senza alcuna preoccupazione.
Un viaggio a Zanzibar, l’isola delle spezie
Il Mal d’Africa
Il Mal d’Africa è una sensazione che provi nel momento in cui visiti un paese africano e che ti accompagnerà per sempre. E’ una sensazione di nostalgia che ti assale nel momento in cui fai rientro a casa e riprendi la routine quotidiana. L’isola di Zanzibar è effettivamente un crogiolo di emozioni forti ed uniche che ti rimarranno sempre nel cuore.